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CANTONEL'ex Rainbow: «Lasciati a casa con una mail alle 17:15»

01.05.24 - 12:40
Ieri le telefonate ai clienti per comunicare la fine dell'attività. Il racconto di un dipendente.
TiPress
L'ex Rainbow: «Lasciati a casa con una mail alle 17:15»
Ieri le telefonate ai clienti per comunicare la fine dell'attività. Il racconto di un dipendente.

BELLINZONA - Un fulmine a ciel sereno, giunto con una mail inviata nel tardo pomeriggio. Si è conclusa in modo turbolento e decisamente inatteso la giornata lavorativa di ieri per i 22 dipendenti della Rainbow rimasti improvvisamente senza un impiego.

Qualcuno, dagli uffici, aveva avuto sentore di quanto sarebbe avvenuto, già dal primo pomeriggio con le chiamate ai vari clienti per segnalare la fine del rapporto. Almeno una quindicina i mandati fissi, ad esempio con la Croce Rossa e alcune filiali Coop, più una decina di clienti saltuari.

Eppure la società già da due mesi non pagava più gli stipendi, segno che qualcosa non andava. «Anche se non c'era sentore di una chiusura, anzi - assicura un ex collaboratore -. Dopo i colloqui con i sindacati la direzione ci aveva assicurato che gli arretrati sarebbero arrivati alla fine di questo mese».

Invece, proprio l'ultimo giorno di aprile che precede la festa dei lavoratori, la batosta... virtuale. Perché a comunicare la cessata attività non è stata una persona fisica, ma una mail inviata alle 17:15.

Nella stessa il commiato della direzione: «È con grande dispiacere e rincrescimento che dobbiamo informarvi che la nostra società deve cessare l'attività. Oggi, 30 aprile 2024, è l'ultimo giorno di lavoro. Dopo 24 anni di attività si è purtroppo verificata una situazione, in buona parte nemmeno dipendente dalla nostra organizzazione e volontà, che ha vincolato in modo sostanziale il buon funzionamento dell'azienda. Nonostante le difficoltà ci siamo impegnati a fondo e senza riserva alcuna per garantire la continuità, ma oggi dobbiamo purtroppo arrenderci perché non vi sono più alternative percorribili».

Qualche altro indizio di un qualcosa che non andava, oltre agli stipendi non pervenuti, forse c'era. «Di recente le mail inviate al direttore o all'ufficio del personale - nel quale era impiegata sua moglie - ricevevano solo la classica risposta automatica "fuori sede, risponderemo appena possibile"». Eppure, assicura l'ex dipendente: «Nessuno poteva immaginare che sarebbe finita così».

Da oggi, dunque, i 22 ex Rainbow sono «al beneficio dell'assicurazione disoccupazione», conclude la mail "d'addio". Per i salari di marzo e aprile, l'invito ad annunciarsi agli uffici dell'Istituto delle assicurazioni sociali.

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